La banda di ladri più cool e divertente d’America colpisce ancora. Lo fa in “Ocean’s thirteen” del regista Steven Soderbergh, padre anche del precedente capitolo della saga. Che combineranno questa volta il buon “vecchio” George Clooney e compagni? Di tutto e di più. A Las Vegas, patria del gioco d’azzardo e degli eccessi, è arrivato un certo Willy Bank (Al Pacino), scomodo uomo d’affari, padrone di splendidi e lussuosissimi alberghi in tutto il mondo, il cui unico scopo è quello di aprire il Casinò più glamour e sfarzoso mai esistito. Il premio “cinque diamanti” deve essere suo, ad ogni costo. Ed eccolo allora commettere inconsapevolmente un grosso sbaglio: umiliare un caro amico di Danny Ocean & friends, Reuben Tishkoff , rubandogli l’hotel e provocandogli addirittura un infarto. La vendetta viene subito preparata e servita. La super coppia Pitt-Clooney si diverte a corrompere numerosi addetti ai lavori del Casinò, mentre Matt Damon si traveste e indossa un naso talmente brutto da renderlo quasi inguardabile e irriconoscibile. Ma chi è il tredicesimo della banda? Chi è la new entry? Ricordate il perfido Terry Benedict di “Ocean’s Twelve”? Si, proprio lui, Andy Garcia. E’ l’unico a possedere i soldi per acquistare la trivella che ha permesso la costruzione del canale della Manica. Qual è il diabolico piano? Provocare un terremoto e creare confusione la sera dell’inaugurazione del Casinò, mandando in tilt tutti gli impianti d’allarme e di sicurezza di Bank. Approfittando di quei minuti preziosi di caos generale, i ladruncoli avranno l’occasione di sostituire dadi, macchine da gioco e carte con altri identici ma truccati. Ci saranno vincite milionarie. E il finale è prevedibile ma davvero molto divertente e ironico.
Il cast è stellare. Attori del calibro di Gorge Clooney, Brad Pitt, Matt Damon e Andy Garcia, incantano e brillano. Ma la vera stella è Al Pacino, perfetto nel ruolo dell’avido e cinico nemico della banda. La scena nella quale capisce di aver perso di fronte all’intelligenza e alla furbizia dei tredici è splendida: nel suo volto è riflessa tutta la rabbia e lo sconforto dopo la sconfitta.
Molto divertenti i dialoghi e lo scambio di battute tra Pitt e Clooney, nonché le prese in giro ai danni del “puro e casto” Matt Damon. Un trio magico sul set.
Da segnalare la breve ma intensa comparsa di Mr. Bellucci, ovvero Vincent Cassel, nei panni di un ladruncolo francese mandato dall’amico-nemico Andy Garcia per strappare i diamanti di Al Pacino dalle mani di Damon.
“Ocean’s thirteen” è decisamente più leggero e meno confuso del precedente film. C’è meno tensione e più fantasia.
Da vedere, senza farsi scoraggiare da un inizio un po’ noioso e di pianificazione.
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